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PuliAmo Viadana, l'esercito dei volontari (scuole comprese) ripulisce centro e frazioni

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VIADANA - Successo per la tre giorni dal titolo “PuliAmo Viadana”, tradizionalmente organizzato dal comune con molti volontari (una settantina nel complesso dell'intero weekend) e varie associazioni del territorio, per dedicare un po’ di tempo all’ambiente, all’ecologia e in particolare alla battaglia contro i rifiuti. Venerdì hanno iniziato le scuole, con due classi dell’Istituto Parazzi e del Don Bosco che hanno ripulito le zone di competenza, preventivamente studiate e fissate.

Sabato invece i volontari hanno raccolto all’incirca 160-170 sacchi di immondizia tra strade, fossati e punti più o meno sensibili del centro di Viadana. Domenica invece è toccato alle frazioni Sud e Nord: qui i volontari hanno “collezionato” 100 sacchi di spazzatura, con altri rifiuti particolarmente ingombranti, come un water, diversi pneumatici e pure il monitor di una televisione.

“Sulle frazioni Sud - fa il punto l’assessore all’Ambiente, nonché vicesindaco di Viadana, Alessandro Cavallari, che assieme al consigliere Romano Bellini ha organizzato il weekend - stati raccolte due furgonate di roba, anche qui con un centinaio di sacchi almeno, oltre a vari oggetti ingombranti che vanno dal passeggino al pneumatico. Un ringraziamento particolare agli amici della Protezione Civile, ai volontari dell'associazione “Noi Ambiente Salute”, all’Avis, al Club San Pietro, agli sponsor che hanno sostenuto l’evento e a tutti i cittadini volenterosi. Un grazie di cuore anche al parroco di Cicognara/Cogozzo don Andrea Spreafico, che ha organizzato il pranzo per i volontari delle frazioni Sud all'oratorio di Cicognara e all'Osteria Bocca Bassa, di Bocca Bassa appunto, che ha offerto un apprezzatissimo aperitivo a tutti i volontari della zona”.

redazione@oglioponews.it

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Tamponamento sul ponte di Viadana, scoppia il caos: lunghe code, tanta rabbia

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VIADANA - Caos questa mattina sul ponte di Viadana, con lunghe code ed un rallentamento che ha causato notevoli disagi ai pendolari in viaggio verso Parma. A scatenare l'intoppo un tamponamento sul ponte.

In quel momento si sono formate lunghe code in un traffico già seriamente congestionato dai circa 9000 mezzi in più che vi transitano al giorno (da quando il ponte Po a Casalmaggiore ha chiuso). Chi ha potuto ha fatto inversione ed affrontato il giro dal ponte di Guastalla, allungando ulteriormente il percorso verso il parmense. Per gli altri non è restato che attendere.

Verso le 9.40 la situazione è tornata pressoché alla normalità. Qualche coda al semaforo (per smaltire il traffico accumulatosi in precedenza), ma situazione risolta. Quella di stamane è l'ennesima dimostrazione di una viabilità resa precaria dai possibili eventi. Con i treni in perenne ritardo e le conseguenze, sempre serie, sulla tempistica per chi decide di affrontare l'infrastruttura viadanese in caso di sinistro, i pendolari continuano ad avere poche garanzie di giungere dall'altra parte, verso i luoghi di lavoro, con una qualche certezza.

Nazzareno Condina

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di Viadana, scoppia il caos: <br />
lunghe code, tanta rabbia
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Sabbioneta in rosa? Il Giro d'Italia 2019 (o 2020) potrebbe toccare la Piccola Atene

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SABBIONETA - Immaginate Sabbioneta come partenza e Mantova come arrivo: o anche viceversa, purché il percorso vada in porto. Immaginate che dai due siti Unesco passi una tappa molto particolare, legata al nome dei Gonzaga che qui hanno creato e modellato la storia. Già, ma una tappa di cosa? Del Giro d’Italia, ovviamente. E’ questa l'indiscrezione trapelata domenica mattina nel corso della gara ciclistica dei Giovanissimi Trofeo Città di Casalmaggiore, che ha visto la presenza in piazza Garibaldi del consigliere nazionale di Federciclismo Corrado Lodi, del presidente della Federciclismo di Mantova Fausto Armanini e del consigliere sempre virgiliano Adriano Roverselli.

Proprio loro stanno lavorando per portare la mitica corsa rosa nel mantovano e in particolare a Sabbioneta, perla del comprensorio Oglio Po. Se ne era parlato, in verità, nei mesi scorsi, ma nulla si è concretizzato. Stavolta i tempi sono più maturi, tanto che entro la fine del mese di aprile Mattia Palazzi, sindaco di Mantova, dovrebbe inviare la propria richiesta formale a Rcs, che edita la Gazzetta dello Sport ed è di fatto organizzatore del Giro d’Italia. Dato che Sabbioneta e Mantova distano all’incirca 40 km, il tracciato sarebbe ideale per una cronometro, che ha però dei costi superiori essendo una tappa in cui, per il pubblico, è molto più semplice stare a contatto con i ciclisti.

Servono soldi, tanti, 200mila euro per ospitare un arrivo di tappa e 80mila per ospitare una partenza: anche per questo nessuno si è sbilanciato più di tanto, ma nel frattempo la Federciclismo locale ha preso contatti con aziende che dovrebbero aiutare nella raccolta economica e di sponsor. Nessuno si è fossilizzato più di tanto su una data. Potrebbe trattasi del Giro d’Italia 2019 o anche di quello del 2020. Si sa infatti che queste corse vengono organizzate con larghissimo anticipo, dato che, per capirsi, il Giro d’Italia 2018 ancora deve essere corso e già si guarda alle edizioni a venire.

Ma dato che una manifestazione di questo genere non è chiaramente uno scherzo dal punto di vista organizzativo, ecco che portarsi avanti non è un capriccio ma una necessità. Sabbioneta, e con essa il comprensorio Oglio Po, ora ci sperano: piedi per terra, per carità, ma il colore rosa inizia a dipingere i sogni degli appassionati (e non solo) di questa terra…

G.G.

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d'Italia 2019 (o 2020) potrebbe <br />
toccare la Piccola Atene
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I vandali stavolta se la prendono col Teatro Comunale: rotta una vetrata durante il concerto

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CASALMAGGIORE - Doveva essere una festa della cultura e della musica, e per chi ha partecipato è stata tale, senza dubbio. Ma qualcuno ha deciso di guastarla. Ignoti vandali, che negli ultimi tempi a Casalmaggiore avevano preso di mira auto parcheggiate sul ciglio della strada e, nell’ultimo caso riportato, il bar chiuso del parco di via Corsica, stavolta hanno colpito il Teatro Comunale, uno dei gioielli architettonici del comune casalese.

Per fortuna si sono fermati a una bravata che ha mandato in frantumi solo un vetro della porta di accesso del Teatro, quella che conduce alla biglietteria della struttura. Tutto è accaduto durante il concerto del pianista russo Dmitry Ablogin sabato sera. Ad accorgersi per primo che qualcosa non andava è stata una delle maschere che, durante gli spettacoli, restano a presidio del corridoio di ingresso: dopo aver udito il frastuono tipico dei vetri rotti, la maschera è uscita subito di corsa in strada, ha notato la porta effettivamente danneggiata nella vetrata smerigliata che sosteneva e poi con la coda dell’occhio è riuscito a intravedere tre ragazzi, apparentemente giovani e dal passo svelto, che correvano via lungo via Cairoli verso la piazza.

In sé il danno non è così ingente, occorre dirlo, e nella mattinata di martedì la ditta di vetreria e cornici Fava ha già provveduto alla sistemazione e sostituzione del vetro danneggiato, ma il fastidio è se non altro per l’inutilità del gesto e per la pericolosità dell’eventuale spirito di emulazione che rischia di diffondere questo insano divertimento. Ora il comune, dopo avere provveduto alla riparazione, potrebbe visionare le immagini che la videocamera di sorveglianza, posta a breve distanza, dovrebbe avere registrato. Facendo infatti coincidere l’orario del vandalismo con le registrazioni, se i tre ragazzi protagonisti del gesto fossero passati davanti alla telecamera nel loro tragitto verso via Cairoli, allora non dovrebbe essere complicato identificarli. A Teatro, comunque, pur con amarezza, si guarda avanti, allo spettacolo di sabato, molto atteso e dedicato ai 100 anni del Manifesto della Danza Futurista, “Uccidiamo il chiaro di luna”.

Giovanni Gardani

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una vetrata durante il concerto
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Canneto: l'opera "Così fan tutte" per celebrare Mauro Pagano nel "suo" teatro

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CANNETO SULL'OGLIO - A 30 anni dalla scomparsa del giovane artista, scenografo e costumista cannetese Mauro Pagano, la Stagione Teatrale a lui dedicata culmina con l’opera. Il 21 aprile alle 20.45 si aprirà il sipario e andrà in scena "Così fan tutte", ossia la scuola degli amanti, opera giocosa in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart. La scelta di questa celebre opera non è stata casuale ma anzi permetterà di celebrare al meglio il genio artistico di Mauro Pagano che, proprio per quest’opera, realizzò le scene e i costumi sia per il Festival di Salisburgo che per il Teatro alla Scala di Milano tra il 1982 e il 1983. Grazie alla sapiente collaborazione del M° Luciano Ugoletti, coordinatore dell’allestimento, il pubblico avrà la possibilità di assistere allo spettacolo con un allestimento scenico d’eccezione realizzato con la proiezione delle scene di Pagano. L’orchestra dell’Accademia di Canto Lirico insieme al Coro Opera House, con la direzione del M° Daniele Anselmi, riporterà nel teatro cannetese un’atmosfera d’altri tempi, di rara eleganza. E’ già possibile prenotare presso la Tabaccheria Stefania Cecchin e la Tabaccheria “Altri Tempi” di Sabrina Papotti di canneto sull’Oglio. Per informazioni è possibile rivolgersi all’ufficio Cultura del Comune di Canneto sull’Oglio dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.

redazione@oglioponews.it

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Pagano nel "suo" teatro
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Cozzoli presenta Edith Stein giovedì presso il centro civico di Piadena

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PIADENA - Giovedì 12 aprile ore 15.30 presso il Centro Civico a Piadena il prof. Maurizio Cozzoli illustrerà: "Edith Stein, Eminente figlia di Israele e figlia della Chiesa". Cozzoli, noto al grande pubblico come “il caimano del po”, è stella di bronzo al merito sportivo Coni, Azzurro d’Italia dal 1987 per il nuoto di gran fondo nonché Dottore in Filosofia antica con tesi di Laurea sul “De beata Vita” di Sant’Agostino.

Cozzoli è stato protagonista di molte traversate benefiche in tutto il mondo, volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sui grandi temi sociali. Gli appuntamenti fanno parte del progetto Universamente 2.0 finanziato da Fondazione Comunitaria Onlus in collaborazione con il Comitato Anziani di Piadena, Comunità Pastorale di Sabbioneta e l’Associazione La Rondine di Rivarolo del Re. L’incontro è aperto a tutti ed è gratuito.

redazione@oglioponews.it

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Melograno Junior, il Ponte Po argomento di ricerca: la storia dell'infrastruttura

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[caption id="attachment_278078" align="alignright" width="1860"] Le immagini mostrano una stampa raffigurante il primo ponte del 1760 (in alto a sinistra) e quello del dopoguerra (in alto a destra), mentre sotto abbiamo una veduta del 1958 della struttura in cemento armato appena terminata.[/caption]

CASALMAGGIORE - Argomento triste in tempo di ponte chiuso, ma non per questo il ‘Melograno Junior’, Associazione culturale per la valorizzazione del territorio casalasco e la promozione delle sue particolarità storiche e artistiche, si è tirato indietro. Anzi, la storia delle infrastrutture Casalasche appare ancor più interessante. Questo il loro breve trattato sulla materia.

"Il nostro territorio è risaputo è ricco di luoghi, edifici e tradizioni legate a varie epoche più o meno antiche. In questo caso andiamo ad analizzare un’opera molto più recente di quelle viste fino ad oggi, ma alla quale sono legate diverse circostanze che hanno fatto la storia in passato e che nel bene o nel male stanno influendo su quella attuale, ossia il ponte di Casalmaggiore. Va premesso che il post vuole solamente ripercorrere le vicende e i momenti che hanno portato alla sua costruzione, senza esprimere giudizi sugli attuali avvenimenti, dando qualche informazione in più su un’opera che al momento è sotto gli occhi di molti.

Il primo ponte di Casalmaggiore venne costruito nel 1760 in occasione dell’incontro avvenuto il 13 settembre di quell’anno tra l’Imperatore Giuseppe II d’Austria e la principessa Isabella Borbone di Parma. Questa prima struttura venne costruita per permettere ai due promessi sposi di incontrarsi e si trattava di un ponte di barche in legno che perdurò fino agli inizi del ‘900, quando i barconi lignei ormai deteriorati vennero sostituiti da chiatte in calcestruzzo resinato.

Gli eventi bellici della seconda guerra mondiale portarono alla distruzione del primo ponte di barche, che venne sostituito alla fine del conflitto da un altro ponte mobile più moderno sostenuto da barconi galleggianti metallici per mano del genio militare. Vi è un aneddoto secondo il quale ogni giorno i bombardieri degli Alleati prendevano di mira il ponte di barche distruggendolo e prontamente di notte veniva ricostruito per non tagliare le comunicazioni dell’esercito tedesco, in un ciclo continuo che durò per tutto il conflitto. Tornando al secondo ponte in chiatte, si trattava di una struttura mobile che aveva la possibilità di sganciarsi in diversi punti per permettere il passaggio delle navi e per far fronte alle frequenti piene del fiume. Il ponte però risultava inadatto alle esigenze dell’epoca ed al crescente traffico navale e veicolare, in quanto era previsto il senso unico alternato e in caso di passaggio di navi, le quali avevano la precedenza sulle automobili, parte del ponte veniva staccato e l’operazione durava circa 30 minuti, per cui venivano a crearsi lunghe code di macchine in entrambe le sponde rendendo la situazione molto disagevole.

All’inizio degli anni ’50 la mancanza di un ponte stabile cominciava a farsi sentire, non solo a Casalmaggiore ma in tutto il corso del Po, infatti fino al 1957 il fiume era attraversato da 15 ponti stabili di cui solo 3 in un tratto di 150 km tra Cremona e Ferrara (Cremona, Ostiglia e Pontelagoscuro). La crescente situazione di disagio portò alla firma di un accordo preliminare a Casalmaggiore tra gli avvocati Ghisalberti e Savani, presidenti delle provincie di Cremona e Parma per la costruzione di un nuovo ponte che fosse dotato di una struttura stabile in cemento armato, chiedendo che lo Stato corrispondesse una somma di denaro pari alla costruzione di un ponte in chiatte di calcestruzzo, mentre il resto l’avrebbero versato le due Provincie.

Fu così che nella primavera del 1955 iniziarono i lavori per la costruzione del nuovo ponte previsto con una struttura in piloni di cemento armato collegati da travi prefabbricate in calcestruzzo armato precompresso, tecnologia all’avanguardia per l’epoca. Gli appalti vennero vinti dalle imprese Fincosit di Genova per il ponte e Manca di Roma per le opere stradali.

Questo nuovo ponte presto assunse un’importanza che andava al di là del semplice collegamento delle due provincie di Cremona e Parma, ma permetteva una più veloce connessione tra il Tirreno, mediante anche la “nuova” autocamionabile (autostrada) della Cisa in fase di ultimazione, con il Brennero, permettendo ai veicoli di raggiungere più velocemente le città di Mantova, Verona e Bolzano e accorciando il percorso dei camion di 15 km circa. Durante le fasi costruttive il cantiere venne visitato da tecnici di tutta Italia e da autorità italiane e straniere, come l’allora Ministro dei lavori pubblici Romita e il Ministro delle infrastrutture birmano.

All’inizio del 1958, dopo le opportune verifiche statiche, il nuovo ponte venne finalmente inaugurato e aperto alla viabilità cambiando radicalmente le vite di molte persone e l’economia del nostro territorio.

Fornendo alcuni dati, con la sua lunghezza di 1206 metri, il ponte di Casalmaggiore era il più lungo d’Italia e quello costruito con le più avanzate tecniche costruttive e costò complessivamente mezzo miliardo di lire".

Al termine il Melograno junior linka il video che abbiamo postato sopra. Un bel lavoro, non c'è che dire, anche se non fa sorridere il pensarlo adesso, nelle condizioni in cui è.

redazione@oglioponews.it

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'Dica 33!', giovedì serata dedicata al Prog con Giancarlo Roseghini e Casalmaggiore a 33 giri

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CAPPELLA DI CASALMAGGIORE - Dica 33! Secondo appuntamento con il Rock Progressive Italiano al Fuoriporta Pub 'La K' di via Muratori a Cappella di Casalmaggiore. 'Prof' d'eccezione, ancora una volta, Giancarlo Roseghini. La scelta musicale sarà sua in collaborazione con i ragazzi del gruppo 'Casalmaggiore a 33 giri'.

Inizio alle ore 19, più o meno, prenotazione caldamente consigliata! Giancarlo Roseghini ripresenta il progressive rock italiano, fenomeno musicale dell'inizio degli anni '70, che è riuscito a riscuotere successo anche oltre i confini nazionali. "Il materiale era veramente molto, tanto che abbiamo deciso di riprendere l'argomento con una seconda serata".

Non sarà solo una serata di musica. "Presenteremo nella serata 3 birre del Birrificio Ganter, nel sud-ovest della Germania, nella regione del Baden - Wurttenberg della Foresta Nera, che verranno servite con assaggi abbinati.  Costo 15 € a persona, meglio prenotare!

La filosofia di 'Dica 33!' è sempre la stessa "Condividere, creare socialità. Rendere altri partecipi dei nostri sogni, dei sentimenti che proviamo. Delle sensazioni che la musica ci regala. E magari regala ad altri. E poi, con in mano un bicchiere, ascoltare. Un disco che gira, la puntina sul piatto, il leggero fruscio delle casse. Roba di una volta. E raccontare un disco, un vino o una birra, e goderne assieme ad altri. Riscoprire un pezzo di vita in un disco di venti, magari trent'anni fa. O forse di più. E scoprire che è ancora vivo, vitale, e noi con lui.

Diciamo 33, per scoprire ancora buona musica, salutare balsamo fisico e mentale. Cosa ci impedisce di ascoltare un buon disco, in buona compagnia, con in mano un buon bicchiere, per un aperitivo di mezza settimana? Nessuno, infatti lo facciamo...".

"La serata giovedì alla k, Rock progressivo e birre tedesche - spiega Giancarlo Roseghini - è dedicata a Rufus, scomparso di recente. Giovanni Frigeri era un grande appassionato di musica e in particolare di Prog, non lo ricorderanno in molti, lo faremo noi. Per la cronaca la prima serata era stata dedicata a Maurone Cominotti del caffè Torino, anche lui scomparso di recente e grande appassionato di Prog".

Nazzareno Condina

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e Casalmaggiore a 33 giri
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Il circolo Pd di Canneto: "Sindaco inadatta al proprio ruolo"

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CANNETO S/O - Prosegue la battaglia politica in quel di Canneto e non passa giorno senza che si aprano nuovi fronti. Dopo il passaggio al gruppo misto dell'ex sindaco Pierino Cervi che di fatto ha trasformato numericamente in minoranza la maggioranza consigliare di Vivi Canneto,  il sindaco Raffaella Zecchina ha fatto sapere che non si dimetterà: "Resto al mio posto per il bene del paese e dei miei concittadini". La dichiarazione alla stampa arriva nel medesimo giorno di quella del Circolo Pd di Canneto che ribadisce la sua estraneità al precedente volantino con il logo del Pd che a fine marzo molti cannetesi si sono ritrovati nella cassetta della posta e definisce il primo cittadino "inadatta a ricoprire il proprio ruolo". Questo il comunicato integrale del partito:

"Recentemente sulla stampa e sui social è apparso un volantino targato PD. Il documento in questione esprimeva numerose critiche all’attuale Amministrazione comunale. Come abbiamo avuto modo di dichiarare anche alla stampa, questo volantino non è stato scritto dal circolo di Canneto. Pur riconoscendo il merito della critica, non ci riconosciamo nel linguaggio usato. Innanzitutto intendiamo esprimere il nostro rammarico per il metodo utilizzato da questi attenti conoscitori delle vicende amministrative per esprimere il proprio pensiero critico nei confronti dell’Amministrazione. Fintanto che godremo della libertà di pensiero e di stampa di uno stato democratico non vi sarà bisogno di nascondersi dietro pseudonimi (come spesso accade sulle pagine di facebook) o loghi di forze politiche alle quali non si appartiene. Questo fatto sgradevole ci induce a spiegare ai nostri elettori ed alla cittadinanza come abbiamo svolto il nostro compito attraverso il gruppo consigliare di minoranza.
In questi quattro anni di amministrazione comunale guidata dalla Sindaca Zecchina Raffaella, attraverso i nostri consiglieri del gruppo “ CITTADINI PER CANNETO “ (Gianluca Bottarelli e Gianni Arrigoni prima, e da gennaio in poi Noemi Doro, segretaria del locale circolo Pd insieme ad Arrigoni ndr) abbiamo svolto un attento controllo sull’operato della giunta , abbiamo espresso le critiche e avanzato proposte (spesso respinte ) e coerentemente alle dichiarazioni fatte è stato espresso il voto sui vari provvedimenti. Così come è accaduto per il progetto della nuova scuola primaria: abbiamo contestato l’errore formale che ha comportato la perdita del finanziamento e con il conseguente allungamento dei tempi di inizio lavori. Abbiamo espresso la nostra contrarietà all’aumento di spesa per la stesura del bando per l’affidamento lavori ad uno studio privato anziché tramite gli uffici provinciali. Abbiamo espresso i nostri dubbi per aver pubblicato il bando in periodo di festività natalizie e la conseguente partecipazione di una sola ditta costruttrice. In merito a tale progetto il nostro gruppo consigliare avanzò la proposta di creare una commissione consigliare di proposta e controllo. Naturalmente la stessa fu liquidata all’istante: “Bastano i tecnici “.
Anche per quanto concerne la nuova raccolta rifiuti abbiamo avuto modo di esprimere diversi dubbi in merito : la nuova tariffazione potrebbe trarre in inganno gli utenti che , se non adeguatamente informati, rischiano di pagare bollette salate. L’inizio ravvicinato dell’introduzione della nuova raccolta rifiuti (dal mese di luglio) potrebbe complicare la puntuale informazione a tutta la cittadinanza.
Altro progetto sul quale il nostro gruppo consigliare ha avanzato riserve, proposte e conseguente voto contrario riguarda la convenzione di polizia locale con i comuni a noi limitrofi. Pur essendo convinti che la pratica delle convenzioni associate sia indispensabile per ottimizzare molti servizi comunali, riteniamo che la convenzione in questione abbia bisogno di diversi cambiamenti per dare un buon servizio ai cittadini cannetesi. Riteniamo innanzitutto indispensabile che Canneto torni ad avere un ufficio di PL al quale i cittadini possano rivolgersi, altrettanto indispensabile avere una presenza più assidua dei vigili sul territorio ed anche una puntuale informazione alla cittadinanza ed agli automobilisti dell’utilizzo delle strumentazioni di rilevamento stradale. L’azione politica consigliare del nostro gruppo di minoranza è sempre stata guidata dal senso di responsabilità, da correttezza istituzionale e da coerenza di pensiero. Nonostante ciò, colei che deve garantire in consiglio comunale libertà di pensiero e dialettica politica, ha risposto con una diffida da parte degli avvocati, con comportamenti arroganti e di chiusura al confronto. Da molto tempo siamo convinti che questa amministrazione sia inadeguata ai problemi del paese e la figura del sindaco inadatta al ruolo che ricopre. Auspichiamo che molti altri la pensino come noi".

redazione@oglioponews.it

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Villa Medici del Vascello protagonista di un videoclip musicale

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SAN GIOVANNI IN CROCE _ Sabato 7 aprile Villa Medici del Vascello ha ospitato le riprese per il video del nuovo progetto musicale di Riccardo Ardigò, 22 anni, che ha già avuto modo di affacciarsi al panorama musicale come dj d’apertura dei concerti di Vasco Rossi di Milano nel 2014 e di Firenze nel 2015. Nello stesso anno, appena maggiorenne, ha partecipato al DJ contest di Casa Sanremo, classificandosi al terzo posto.
Dopo un paio d’anni di assenza dalle scene musicali, Ardigò torna con questo nuovo singolo dal titolo "Break Stronger", vantando la collaborazione con il cantante statunitense Nathan Brumley, che ha già in archivio diverse partecipazioni a progetti internazionali per l’etichetta Revealed Recordings.
Il video della traccia, appartenente al genere tropical house, è stato girato interamente nel complesso di Villa Medici del Vascello da Davide Vicari e Andrea Bianchera, videomaker di Desenzano del Garda per Sto Magazine, che hanno già puntato le loro macchine da presa anche su artisti come Ghali, Emis Killa e Sfera Ebbasta. Il video, il cui backstage è stato documentato dalla fotografa casalasca Federica Bertoletti, sarà online da fine aprile sui portali web SoundCloud e YouTube, oltre che sui social network.

redazione@oglioponews.it

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ANPI Casalmaggiore, il 22 aprile 'viaggio della memoria' a Marzabotto

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CASALMAGGIORE - Iniziativa della sezione casalasca dell'ANPI in occasione delle celebrazioni relative alla ricorrenza del 25 Aprile. Per Domenica 22 Aprile verrà allestito un pullman per raggiungere la località di Marzabotto, provincia di Bologna, teatro di una strage efferata che ha coinvolto centinaia di vittime civili innocenti.

La quota di partecipazione è stata fissata a 50.00 euro comprensive di trasporto, visita guidata e pranzo in un ristorante della zona. Per i ragazzi sino ai 18 anni la quota di partecipazione (tutto incluso) è di € 10,00.

La partecipazione dei giovanissimi ad una cifra simbolica è stata resa possibile grazie al ricavato dell'iniziativa 'Zucca della memoria', che si è svolta il 17 novembre scorso in Piazza. Come spiegato in quella occasione il ricavato viene utilizzato a supporto di iniziative rivolte ai giovanissimi, nello spirito di far conoscere i valori fondanti della nostra Repubblica, la Costituzione e la Resistenza.

Tra i partecipanti al 'viaggio della memoria' a Marzabotto anche Aurelio Magni, parigiano combattente.

Per info ed iscrizioni 3343250898 (Giorgio).

Nazzareno Condina

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Comitato difesa Oglio Po, lettera ai sindaci: "Le Aziende Sanitarie collaborino"

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CASALMAGGIORE - Il Comitato per la difesa ed il rilancio dell'Oglio Po scrive ai sindaci, e lo fa in maniera accorata. Ci sono richieste imprescindibili, che vanno ascoltate. "vista la prossima convocazione dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito Distrettuale Sperimentale Casalasco-Viadanese del 12 Aprile a Viadana, visto l’importante O.d.G. che prevede l’esame delle prospettive socio-sanitarie del territorio Oglio Po e le prospettive per la costruzione del Piano di Zona 2018-20 dell’Ambito stesso,ntenuto conto della fondamentale funzione che tale Ambito riveste nel contribuire a mantenere le attività del Presidio Ospedaliero Oglio Po sempre puntuali e qualificate, come Comitato per la difesa ed il rilancio dell’Ospedale Oglio Po Le vogliamo evidenziare tre punti su cui è estremamente importante chiedere ai rispettivi Direttori Generali chiarezza ed impegno: 1) Garanzie sull’effettivo mantenimento dell’integrità territoriale dell’Ambito stesso che, con i suoi trenta Comuni (ex Distretti sanitari di Casalmaggiore e Viadana), comprende una popolazione di 87000 abitanti, appena sufficienti a garantire previsione e funzionamento dell’Ambito stesso; 2) Stanziamento da parte di ATS Valpadana e delle ASST di Cremona e Mantova di adeguato finanziamento per la gestione delle attività socio-sanitarie territoriali (attrezzature adeguate per gli ambulatori e consultori del territorio; garanzia sulla presenza di personale qualificato);
3) Allargamento della Convenzione tra le due ASST anche all’adeguata copertura delle attività ambulatoriali specialistiche sull’Ospedale Oglio Po, finalizzate all’abbattimento delle intollerabili liste di attesa che oggi, purtroppo, affliggono la nostra popolazione. Poiché dalla collaborazione tra le due Aziende Sanitarie di Cremona e Mantova e dall’integrazione effettiva dei servizi socio-sanitari territoriali deriva anche la valorizzazione di tutte le Strutture Sanitarie e Ospedaliere in rete previste sul nostro territorio (Oglio Po come Ospedale per acuti, l’Ospedale di Bozzolo come ospedale per sub-acuti, struttura riabilitativa e POT, l’ex Ospedale di Viadana come POT e PreSST), siamo sicuri che non vorrà far mancare il Suo impegno a sostenere quanto affermato. A disposizione per ogni ulteriore eventuale chiarimento, porgiamo i più cordiali saluti".

redazione@oglioponews.it

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Il 12 aprile alla Palm di Buzzoletto Francesco Gesualdi per parlare di debito

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BUZZOLETTO (VIADANA) - "Il debito è un mostro che divora le più importanti conquiste sociali del secolo scorso: la sanità per tutti, il diritto all’istruzione, le tutele dei lavoratori ed i servizi pubblici, senza contare la svendita del territorio e del patrimonio di tutti. Ma da dove viene l’enorme debito pubblico italiano? Chi sa cosa sia il Fiscal Compact? E davvero l’unica cosa da fare, di fronte all’austerità imposta dalla finanza internazionale, è pagare, pagare, pagare? Veramente non ci sono alternative allo stringere sempre più la cinghia? E come liberarsi dalla morsa sempre più soffocante delle sue catene?". Questi sono gli argomenti e le domande a cui risponderà, giovedì 12 aprile alle ore 21, presso il Salone polifunzionale Palm di Buzzoletto, Francesco Gesualdi, già allievo di don Lorenzo Milani e fondatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano (Pisa), nonché (insieme a Padre Alex Zanotelli) della Rete Lilliput: al centro della sua attività, il tentativo di progettare strategie economiche capaci di garantire a tutti la soddisfazione dei bisogni fondamentali, nell’ottica del Benessere Comune.

Essendo l’argomento di interesse generale e trasversale, l’iniziativa, patrocinata dalla Consulta del Volontariato di Viadana, è promossa collegialmente dalle Associazioni del Territorio (Noi Ambiente Salute Viadana; Associazione Viadana Democratica, Collettivo nonviolento Uomo e Ambiente della Bassa Guastalla; Comitato Intercomunale per la qualità della vita Dosolo; Comitato Democrazia Costituzionale Oglio-Po) ed è rivolta a tutta la cittadinanza, alle associazioni professionali, alle parrocchie ed agli organismi di carattere assistenziale e caritativo, poiché come affermava don Lorenzo Milani “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia” (da Lettera ad una professoressa) e ancora “Posso solo dire ai miei ragazzi che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando non sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate".

redazione@oglioponews.it

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Trenord: 415 ml per il rinnovo di 700 carrozze. Assunzioni: da venerdì 14 nuovi capitreno

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MILANO _ Ha preso il via il progetto di Trenord per il rinnovo di oltre 700 carrozze nei prossimi tre anni, il 33% della flotta. Lo ha sapere l'azienda in una nota in cui spiega che il piano straordinario, che prevede investimenti complessivi per 415 milioni di euro, consentirà il revamping e l’ammodernamento dei convogli meno recenti, di proprietà di Trenitalia e noleggiati a Trenord.
«Stiamo compiendo ogni sforzo per migliorare costantemente il servizio offerto ogni giorno ai nostri 755mila clienti – afferma Cinzia Farisè, amministratore delegato di Trenord. Per questo Trenord è impegnata in investimenti senza precedenti per il rinnovo delle carrozze a nostra disposizione. Il nostro servizio è essenziale per la mobilità della Lombardia: colleghiamo 422 stazioni con circa 70mila corse al mese. Un’offerta capillare, che è cresciuta del 25% negli ultimi tre anni. L’investimento per il rinnovo delle carrozze, possibile grazie alla buona salute economico-finanziaria conseguita dall’azienda negli ultimi tre anni, permetterà di sostenere la qualità del servizio in vista della consegna, a partire dalla seconda metà del 2020, dei 161 nuovi treni secondo il progetto predisposto da Trenord e interamente adottato nel luglio 2017 da Regione Lombardia. I nuovi treni si aggiungeranno ai 225 convogli di ultima generazione già appartenenti alla flotta di Trenord».
L’installazione di nuovi sistemi di climatizzazione, il rifacimento degli impianti elettrici, la sostituzione di porte e sedili, il rinnovo degli interni e della livrea esterna: questi i principali interventi a cui sono sottoposte le vetture.
I lavori sono svolti da squadre specializzate - informa l'azienda. I depositi Trenord coinvolti sono quelli di Milano Fiorenza, Cremona e Iseo. Per consentire la massima efficienza delle attività previste dal Piano, nelle officine di Fiorenza e Cremona sono stati aperti cantieri dedicati.
Il piano ha preso il via dal rinnovo delle carrozze più datate, diesel ed elettriche, che attualmente prestano servizio per lo più su linee a binario unico “locali”, strategiche per i collegamenti capillari sul territorio. Si tratta dei convogli denominati Ale582 (elettrico) e Aln668 (diesel), per complessive 176 vetture, che percorrono le linee Colico-Chiavenna, Cremona-Treviglio, Cremona-Mantova, Bergamo-Lecco, Bergamo-Treviglio, Seregno-Carnate, Luino-Gallarate, Pavia-Codogno, Pavia-Alessandria, Pavia-Vercelli, Brescia-Parma.
Contestualmente sono partiti gli interventi di riqualificazione degli impianti di climatizzazione delle flotte del tipo “Piano Ribassato”, Doppio Piano” e “Vivalto prima serie”; a breve partiranno gli interventi delle flotte “Media Distanza”. Si tratta di flotte strategiche, che percorrono importanti direttrici lombarde da Milano a Tirano, Brescia, Verona, Mantova, Domodossola, Voghera, Piacenza.
Nella seconda metà del 2018 prenderà il via anche l’attività di radicale rinnovo e ammodernamento di 140 vetture Media Distanza, seguite a ruota da 138 vetture Doppio Piano.
L’intero progetto sarà concluso entro il 2020.
Per quel che riguarda il piano assunzioni, Trenord comunica di aver messo in atto nell’ultimo biennio un ingente piano di assunzioni: venerdì 13 aprile 2018 entreranno in servizio 14 nuovi capitreno; saranno 80 entro giugno.
I nuovi ingressi si aggiungono a 17 macchinisti in servizio da aprile; complessivamente saranno 80 i macchinisti assunti nel 2018. A novembre si sono svolti concorsi per la selezione di 240 nuovi profili: vi hanno partecipato 18mila candidati: le aule di formazione sono in corso dall’inizio del 2018. I percorsi di selezione proseguiranno anche nel 2018 e porteranno in media a 150 nuove assunzioni all’anno per i prossimi anni.
Nel 2017 ci sono stati 155 nuovi inserimenti fra macchinisti e capitreno. Negli ultimi tre anni Trenord ha assunto 303 risorse, in prevalenza nuovo personale viaggiante.

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Tra i vincitori del premio "Agrumello 2018" anche "Il Campagnino" di Pessina

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PESSINA CREMONESE _ “Complimenti all’azienda agricola “Il Campagnino” per il prestigioso riconoscimento conseguito. Un premio che sottolinea tanti anni di impegno e passione, nel segno delle ricerca della qualità del cibo e dell’attenzione ai cittadini. Siamo felici che il valore di questa azienda della Coldiretti, da sempre presente sui mercati di Campagna Amica, sia stato sottolineato anche nell’ambito della 43esima Fiera regionale agricola di primavera svoltasi nei giorni scorsi a Grumello Cremonese”. Con queste parole Giannenrico Spoldi, presidente di Agrimercato Cremona (l’associazione, nata in casa Coldiretti, che raccoglie le aziende agricole in prima linea nella vendita diretta, nei Mercati di Campagna Amica in provincia di Cremona), rivolge un plauso all’azienda "Il Campagnino", tra i vincitori del “Premio Agrumello 2018”.
“L’azienda agricola di Pessina Cremonese nel parco Oglio Sud ha sviluppato un’attività di agriturismo riscoprendo i semplici sapori della tradizione gastronomica padana – evidenzia l’attestato che, a firma del presidente della Fiera di Grumello, Luigi Tantardini, ha ufficializzato la scelta della commissione –. Qualità e rintracciabilità si fondono nell’antica varietà di grano ottenuta dalla coltivazione sui propri terreni e finalizzata a un’offerta alimentare caduta nell’oblio, ma premiata dal consumatore esigente e desideroso di scoprire i gusti di un tempo passato”.
Il prestigioso riconoscimento è stato ritirato da Elisa Mignani, impegnata in azienda con i genitori Riccardo Mignani ed Emanuela Dilda (e in fattoria didattica insieme alla zia Monica Dilda, con la quale condivide, in queste settimane, anche gli incontri di educazione agroalimentare proposti da Campagna Amica nelle scuole del territorio, per mostrare ai bambini come nasce il cibo).
L’impegno dell’azienda prosegue, in agriturismo a Pessina Cremonese e sui mercati di Campagna Amica. Domenica sarà a Crema, nella mattinata, per il mercato a km zero sotto la pensilina di via Verdi, proponendo tutti i prodotti ricavati dai grani antichi, dal pane ai dolci, dalle farine a crackers, pasta e biscotti.

redazione@oglioponews.it

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Voltini: “A Cremona nei contratti con Italatte solo i nostri soci sono tutelati dalla delega a Coldiretti”

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"Coldiretti intende rappresentare fino in fondo le proprie aziende anche in ambito economico. Proprio per questo due anni fa - scrive l'associazione - nella predisposizione del cosiddetto “pacchetto latte”, Coldiretti suggerì al Ministero di introdurre – accanto all’obbligo di contratti scritti della durata minima di 12 mesi nei rapporti di fornitura – anche la possibilità che le Organizzazioni Professionali Agricole potessero rappresentare i propri associati con le industrie in sede di trattativa per il prezzo ma anche di fronte ai magistrati nel caso scoppiasse una vera e propria guerra giudiziaria con le aziende di trasformazione.

“Proprio per questo – commenta Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona – subito dopo l’entrata in vigore del provvedimento, poco più di un anno fa, Coldiretti ha ricevuto delega scritta dai propri soci anche per la trattativa e la sottoscrizione dei contratti con il gruppo Italatte. In virtù di tale mandato, ora Coldiretti ha trasmesso una formale diffida ad Italatte, intimando il rispetto degli accordi in vigore e diffidando il gruppo dal contattare direttamente le singole aziende per modificare unilateralmente il prezzo alla stalla con variazioni al ribasso rispetto all’accordo-quadro firmato da Coldiretti. Siamo anche pronti a rappresentare i nostri soci di fronte ai magistrati, nel caso scoppiasse una vera e propria guerra giudiziaria con le aziende di trasformazione. L’invito che faccio ai nostri soci, a tutti quelli che ci hanno dato delega, è quello di non assumere alcuna iniziativa e di non rispondere alle lettere di Italatte”.

"Sempre a Cremona - scrive Coldiretti - la Libera Associazione Agricoltori suggerisce invece alle proprie aziende di avviare e di affrontare individualmente un contenzioso legale contro la multinazionale francese, visto che pure la class-action ipotizzata da qualcuno sembra una strada piuttosto improbabile".

“Anche in questo caso – conclude il Direttore di Coldiretti Cremona Mauro Donda – si misura la differenza tra un’Organizzazione come la nostra, che si assume fino in fondo la responsabilità di rappresentare e tutelare le proprie aziende firmando i contratti e di altre che si sono semplicemente defilate ed ora consigliano ai propri soci di cercarsi un legale, oltretutto a proprie spese. Prevedo che nei prossimi giorni, anche in casa Libera, partirà la raccolta dei mandati per poter firmare i contratti di fornitura con l’industria. Meglio tardi che mai”.

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Istituto Santa Chiara, lezione atipica. La boxe spiegata ai ragazzi da 'Noble Art'

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CASALMAGGIORE - Lunedì all’Istituto Santa Chiara di Casalmaggiore si è svolta una lezione piuttosto singolare. L’Associazione Noble Art Boxe di Casalmaggiore, rappresentata da Roberto Raviddi, Michele Pinardi e Mauro Acquaroni, ha organizzato un mini corso di educazione pugilistica agli allievi della scuola cercando di spiegare come debbano essere superati alcuni luoghi comuni sulla nobile arte.

Non è vero che è uno sport cruento (se lo si pratica con giudizio). Non danneggia il corpo (al contrario lo tempra e irrobustisce). Non istiga alla violenza (ma educa all’autocontrollo e alla responsabilizzazione). Non è riservato a maschi violenti e “bruti” (al contrario, è uno sport molto praticato anche da ragazze e ragazzi di buon livello culturale).

Come ogni attività, quindi, tutto dipende da come la si insegna. Dopo le doverose spiegazioni i ragazzi si sono cimentati nelle figure base del pugilato, preso confidenza con gli attrezzi di palestra, mimato azioni con i maestri.

Nessuno di loro diventerà un vero pugile, ma non è questo che l’Associazione si proponeva; l’idea era quella di proporre una alternativa agli sport classici e regalare ai giovani studenti un paio d’ore di educazione allo sport.

“Il vostro corpo è una meravigliosa cattedrale; coltivatelo, nutritelo, proteggetelo, sollecitatelo, è il vostro capitale e vi accompagnerà per tutta la vita” questo l’incitamento finale con cui Noble Art ha voluto salutare i ragazzi.

redazione@oglioponews.it

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Viadana: giovedì 12 aprile il secondo incontro del ciclo "Curare il malessere"

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VIADANA _ Si terrà domani sera giovedì 12 aprile alle 20.45 il secondo dei tre appuntamenti del ciclo "Curare il malessere" organizzati da Avulss Viadana Onlus in collaborazione con il Comune di Viadana. L'incontro in via Verdi 6 (al secondo piano) è incentrato su “Riflettere di ascolto attivo ed empatia come abilità per migliorare le relazioni interpersonali” e sarà tenuto dalla dottoressa Elena Bianchera counselor umanistico professionista presidente provinciale A.I.D.O. Mantova. Infine giovedì 19 aprile . “L’autenticità della relazione d’aiuto tra finzione e realtà” con il dottor Rodolfo Vernizzi counselor e orientatore esistenziale . Per informazioni rivolgersi alla Segreteria Avulss di Viadana: Altea cell. 339-2410626 – e-mail: altea.quarti@alice.it  Giovedì 5 aprile si era tenuto invece l'incontro dedicato alla “malinconia” con il dottor Luciano Fornari psichiatra e psicoterapeuta

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Il secondo tour de La grande @ttrazione mette al centro il sito Lagazzi del Vho di Piadena

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PIADENA - Il GAL Oglio Po terre d’acqua presenta un altro itinerario, un tour per gli appassionati del cicloturismo, immersi nella natura della pianura padana e delle colline del Garda, seguendo le tracce dei nostri antenati che la grande @ttrazione promuove a partire dal riconoscimento UNESCO. Un itinerario che consente di scoprire ricchezze antiche e nascoste, tutelate ma visibili nei piccoli e grandi musei che solo la nostra Lombardia può vantare, in un paesaggio che va dalla pianura alle colline del Lago di Garda.

La prima tappa è cremonese, con la visita al Sito Lagazzi Vho di Piadena e al Museo Archeologico Platina, con bellissimi pezzi di archeologia. Qualche informazione su questo Sito UNESCO perché, a differenza di altri, è poco conosciuto: i Lagazzi si trovano nella frazione Vho nel Comune di Piadena (la strada, nell’ultimo tratto sterrata, parte poco prima della chiesa) e sono raggiungibili attraverso un percorso segnalato con cartelli dedicati. Non ci sono strutture antiche visibili, ma è stato attrezzato un percorso di visita con pannelli informativi nell’area di interesse naturale che permette di immaginare com’era nell’antichità.

Da Piadena è possibile sostarsi in auto a Volta Mantovana seguendo la direzione dell’antica strada Romana Postumia, passando per Marcaria e Gazoldo degli Ippoliti.  Una volta raggiunta Volta Mantovana (nel territorio delle colline Moreniche del Garda, Parco del Mincio), in bici è possibile raggiungere altri siti palafitticoli riconosciuti Patrimonio dall’UNESCO: Bande – Corte Carpani (e il Museo di Cavriana), Castellaro Lagusello – Fondo Tacoli (Monzambano). Una menzione particolare per il Museo Archeologico dell’Alto Mantovano che si trova a Cavriana, con collezioni di manufatti provenienti dai numerosi siti archeologici delle zone moreniche alto mantovane, documentando un arco temporale di circa 7000 anni, dal Neolitico al Risorgimento. Completano il percorso la visita a Valeggio sul Mincio,  Borghetto, e al borgo medioevale di Castellaro Lagusello.

redazione@oglioponews.it

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Calcio Oglio Po, nei recuperi Casalese e Viadana beffate La Futura vola nel match chiave

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