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Lite in via Cavour tra due uomini: uno resta ferito. Ambulanza e auto medica sul posto

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CASALMAGGIORE - Controverso episodio attorno alle 18 di domenica a Casalmaggiore in via Cavour, non lontano dal Caffè Royal. Due uomini sarebbero venuti alle mani, per cause ancora in corso d’accertamento, e una delle due avrebbe avuto la peggio. Si tratterebbe di due uomini, uno dei quali - stando ad alcuni testimoni oculari - ha dato in escandescenze, forse in preda ai fumi dell’alcool (versione che però al momento non trova conferme). Di sicuro il conflitto non è stato leggero se è vero che sul posto è intervenuta anche un’auto medica, oltre all’ambulanza della Padana Soccorso, per soccorrere uno dei due uomini, steso a terra dopo essere venuto alle mani con l’altro protagonista della rissa.

redazione@oglioponews.it

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Punto Nascita, l'ora del commiato. Su facebook tanti momenti di vita

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VICOMOSCANO - Tanti sorrisi, tantissimi ricordi impigliati ad immagini anche lontane nel tempo. Quelle vite venute al mondo, prese tra le mani, quelle che ora ha già vent'anni e le ultime foto, di piccoli uomini e piccole donne mostrate con orgoglio. Lo stesso delle mamme, lo stesso, fortissimo di chi una professione la vive e non la fa.

Si cominciano a trarre i bilanci della chiusura, ormai prossima, del Punto Nascita di Oglio Po, anche se rimane la piccolissima speranza del TAR. La chiusura voluta da Regione Lombardia e prevista da una normativa nazionale che al momento nessuno ha messo in discussione, seppur le cose, da quando si nasceva 8 anni fa, sono radicalmente cambiate. Si nasce meno, ma questo alla politica interessa poco, come interessano poco le esigenze di un territorio che, di quel servizio, ha usufruito nel tempo.

Tanti sorrisi, quelli del personale del reparto. Un reparto che fatto salvo il numero, aveva tutto ciò che prescriveva la normativa per continuare ad essere. Un reparto che con un piano di rilancio che non rimanesse solo parola su carta avrebbe potuto crescere, continuare ad esistere, continuare a far nascere vite in un ambiente familiare, caldo ed accogliente così come solo una casa sa essere. Tutto cancellato e cancellabile.

Il 31 scade l'ultimatum. Si nascerà a Cremona, a Guastalla, ad Asola o per strada, poco importa. Si nascerà a chilometri di distanza dall'Oglio Po, da questa terra dimenticata e già sfortunata di suo. In cui si resiste aggiungendo colpi su colpi alla già difficile situazione. Infrastrutture carenti, ponti in rianimazione, servizi cancellati negli anni. Una fantozziana landa che non riesce più neppure a far valere la propria voce. Ammesso che mai ne abbia avuta una comune.

Sabato Anna Stella Vicini, che di quel reparto è una di quelle anime belle, ha postato una trentina di foto di quella storia sulla quale sta calando il sipario. Foto di quando non c'erano nuvole in cielo, di quando si pensava che un servizio essenziale potesse essere eterno, sempre migliorabile ma eterno. Non era così, non è stato così. E' bastato un colpo di spugna, e l'eterna vaselina, per far passare tutto. C'è pure chi, a fronte di un piano di rilancio, una sorta di compensazione alla perdita di un servizio essenziale, esprime la propria soddisfazione. E non sono solo membri di una qualsivoglia maggioranza regionale.

Ora resta solo il TAR, ma passeranno mesi. Resta l'ultimo tentativo dei sindaci (e poi neppure tutti, 21 su 30) per cercare di tenere in vita un qualcosa che si sta spegnendo. Ma soprattutto resta il senso estremo di una sconfitta. Che è quella di un territorio senza tempo e senza forza in una regione che di tempo e di speranza non ne ha concessa. Restano quelle foto, quelle mamme che han lottato per mesi, il Comitato che, come tutti i comitati è fumo negli occhi per la politica e quelli che a varie ragioni e con vario titolo hanno mostrato solidarietà all'ospedale.

Poco altro. A pochi giorni ormai dal 31 ottobre non resta altro da raccontare che il senso d'impotenza e di infinita tristezza.

Nazzareno Condina

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Calogero Tascarella con Viola in Provincia: "Porterò la voce del Casalasco"

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CASALMAGGIORE - Tanti anni di battaglie e di impegno militante. Casalasco ormai, e a tutti gli effetti, da quando, da quell'ormai lontano 1981, con una cattedra ad Agrigento decise, e per amore, di trasferirsi al nord dedicandosi all'insegnamento. mercoledì, per Calogero Tascarella, si apre una nuova sfida, quella del consiglio provinciale.

"Stamattina sul mercato - ci spiega - ho visto qualcuna delle mie allieve. E' stato bello, come è bello incontrare persone che non vedo da tanto tempo e a cui ho insegnato qualcosa".

Diciamolo subito, il consigliere provinciale è un po' come il ministro senza portafoglio. Solo che qui il portafoglio non c'è davvero (la carica è a titolo gratuito) e spesso dei consiglieri provinciali da quando Renzi ha deciso di creare un ente a mezza via, non si sa nulla. Ma chi te lo ha fatto fare? "La mia candidatura nella lista Insieme per il territorio Viola Presidente - prosegue Tascarella - nasce dall'esigenza di dare rappresentanza all'intero territorio casalasco. Per la legge elettorale votano il 31 ottobre i sindaci ed i consiglieri dei comuni di tutta la provincia e i consiglieri comunali del centro sinistra saranno chiamati a dare un segnale di unità e compattezza politica per eleggere con voto ponderato il rappresentante del casalasco all'interno del consiglio provinciale. Un Centro Sinistra che si presenta unito con un'unica lista e questo è un fatto politico rilevante visto che nell'altro campo politico c'è la presenza di più liste".

Chiariamolo subito. Per il sistema elettorale in vigore i voti del casalasco non bastano. Rendono solo più evidente la frammentazione di un territorio in tanti piccoli centri. Uno, in questo caso, non vale uno. Il voto di un consigliere di Cremona vale 495 voti, 248 quello di Casalmaggiore, 80 quello di un consigliere di Piadena e 34 quello di uno di Martignana Po. Serve l'appoggio di Cremona per essere sicuro di arrivare a quei 3500 voti circa necessari ad essere eletti. Il professore non è uno sprovveduto. "Da Cremona - aggiunge Tascarella - non verrà meno il necessario ed indispensabile sostegno elettorale. In questi anni la provincia, per quelle che sono le sue competenze e le risorse disponibili, ha cofinanziato opere viabilistiche importanti, quali la rotatoria Cogeme e Penny. Inoltre non dimentichiamo l'impegno in prima fila per sostenere, a fianco dei sindaci dei comuni presenti, l'esistenza e poi il ricorso del GAL Oglio Po contro l'esclusione dai finanziamenti per il territorio di 5,5 milioni di euro mentre per inciso, il sindaco di Casalmaggiore e tutta la sua maggioranza votava per stringersi attorno a paesi come Felonica o Quistello".

"Non possiamo dimenticare di essere un territorio periferico rispetto a Cremona, Crema e Milano. Ma la distanza non è quella chilometrica o dei tempi di percorrenza. E' una distanza che si misura in indisponibilità e perdita di servizi. Gli stessi servizi conquistati a fatica e che oggi, uno dopo l'altro, vengono meno. Punto Nascita, diritto alla salute, visite ospedaliere, la situazione ferroviaria, treni sempre più vecchi e stazioni sempre più fatiscenti, senza dimenticare i danni causati dalla chiusura del ponte, danni a persone ed aziende".

Vicino, e da sempre, ai comitati: "In questi anni la nascita dei comitati di cittadini a difesa dei servizi indispensabili quali punto nascita, ospedale, trasporto ferroviario sono stati pungoli per le istituzioni. Le voci di un territorio non devono essere ignorate e bisogna ascoltare il grido di dolore che si leva da questo territorio periferico. Da parte mia auspico che questo territorio raccolga l'opportunità di avere un rappresentante diretto all'interno del consiglio provinciale. Mi impegno a mettere a servizio di tutto il casalasco tutta l'esperienza maturata in questi anni. E, cosa importante, non sarò il rappresentante di Casalmaggiore, ma di tutto il territorio, portando avanti le proposte indipendentemente dal colore politico di chi le fa. I problemi non sono né di destra né di sinistra, sono problemi e basta che vanno affrontati e risolti. Questo sarà il mio impegno in provincia".

Le elezioni si svolgeranno il 31 ottobre: i consiglieri comunali ed i primi cittadini di tutta la provincia di cremona saranno chiamati ad esprimere il  loro voto a Cremona, presso la sede dell'amministrazione provinciale.

Nazzareno Condina

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Fondi Europei per la scuola Diotti di Casalmaggiore: ecco i progetti per gli studenti

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CASALMAGGIORE - E’ articolato in diversi step e in differenti progetti il Piano Integrato dell’Istituto Comprensivo Diotti di Casalmaggiore. Ciascuno di questi ha un importo autorizzato che è stato reso noto dalla scuola all’inizio dell’anno scolastico in corso. Tra le proposte, ad esempio, vi è fare teatro nell’ottica della continuità (5.682 euro), il concorso Costituzione e cittadinanza (5.082 euro), il progetto English for travelling in Europe (10.164 euro) e il progetto Responsible Citizens (10.164 euro). Questi quattro progetti fanno parte del percorso “Potenziamento della cittadinanza europea” con fondi strutturali europei.

Gli stessi fondi arrivano anche il percorso “Potenzialmente delle competenze di cittadinanza globale”, che include i progetti La scoperta di sè, Le tue emozioni sono le mie emozioni, Penso dunque siamo e Forza ragazzi, adesso tocca a noi!, tutti finanziati con 7.082 euro ciascuno. Nel complesso sono giunti poi 53.200 euro, suddivisi in due tranche (17.046 euro specifici per la scuola dell’infanzia e 36.174 euro per l’integrazione e potenzialmente delle aree disciplinari di base) che prevedono attività alternative alle ore curriculari, come Cup Song, Yoga, Karate, studio dell’inglese e del francese con percorso di approfondimento.

G.G.

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Il 'Lupo' Giorgio Azzini manca da un anno, ma resta nei ricordi di chi lo ha conosciuto

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CASALMAGGIORE - Ieri, 28 Ottobre, ricorreva il primo anniversario della scomparsa di Giorgio Azzini, per tutti IL LUPO; i figli lo vogliono ricordare e hanno scelto di farlo attraverso la stampa, dal momento che, credo nessuno in paese, possa dire di non averlo conosciuto, eh sì, perché il Lupo fa parte di quella rosa di persone che restano nella memoria e di cui si ama raccontare ai nipoti. Il soprannome gli venne dalla passione per la pesca e dalla sua anima errabonda e inquieta, sempre alla ricerca del nuovo, amante della scoperta e delle gite in moto. E fu proprio questa sua natura avventuriera che in gioventù lo tenne un po' distante dai figli i quali, hanno il rammarico, e al tempo stesso la gioia, di esserselo goduto almeno negli ultimi anni, quando il LUPO era ormai un po' più acciaccato e spelacchiato, un po' più bisognoso di coccole ma ancora battagliero, fiero e orgoglioso della sua natura che potremmo definire alla casalasca: “à la me manèra”.

Chi in paese non lo conosceva? Nessuno direi. Fu innanzi tutto un bell’uomo, un giovanotto che si lasciava guardare, amante della pesca e grande conoscitore delle sue tecniche; lo si poteva vedere vestito con tuta mimetica e gambali sopra le ginocchia, tanto quanto con giacca, cravatta, soprabito e scarpe lucide, brillantina e colonia, pronto per un giro di liscio in qualche balera, altra cosa che gli piaceva tantissimo

Amava la moto, e mitica fu la sua Guzzi, con cui non perse nemmeno un moto raduno, addobbata di bandiere, radio, clacson non certo comune e una vera e propria postazione per il suo adorato cane, anzi per i suoi cani, perché ne ebbe più di uno. Indimenticabile infatti l’amore che aveva per tutti gli animali, per la natura, per i giri fuori porta; spesso viaggiava con l’attrezzatura da pesca pronto per una sosta in riva al fiume dove si rilassava gettando reti e ami. Era pure un gran lavoratore, un muratore/artista e ne era orgoglioso, tant’è che non si stancava mai di elencare le case di Casalmaggiore in cui aveva lasciato la firma. Sentii dire spesso: “S’at vö an laurà fat ben ciama al lupo, l’è mat ma l’è al püsè brau”, ed era vero, era un artista di minuziosa precisione. Lo si definiva pure un attacca ganci, per quanto amava stare tra la gente, sostare nei bar e scambiar chiacchiere con chiunque, vecchi e giovani e, campione di briscola qual era, trattenersi a far partite per ore tra un goccio di lambrusco, una imprecazione e una risata. La sua galanteria, quando ti incontrava e con un inchino sferrava il suo “buongiorno signorina”, era cosa d’altri tempi. Quando gli anni lo resero un po' insicuro, la moto fu sostituita dalla celeberrima Ape Car, un vero e proprio camper in miniatura, dotata di ogni ammennicolo possibile ma anche di confort che di certo non erano in dotazione del mezzo al momento dell’acquisto. A rendere la sua vita più piena i nipoti, che amava tantissimo e per i quali si prodigò facendo loro il famigerato libretto. Ma anche i lupi hanno il loro il tramonto e una malattia cattiva che se lo portò via l’anno scorso ad 81 anni anche se rimase attivo, vivace e brontolone fino alla fine. I figli gli stettero vicini nei suoi ultimi anni e soprattutto nei suoi ultimi mesi, persino Dolly, che vive a Londra, veniva spesso a trovarlo e proprio i figli Franco, Monica, Katia, Dolly e Jacqueline hanno voluto ricordarlo, a un anno dalla sua scomparsa, donandoci queste splendide foto e toccanti parole: “Ci è dispiaciuto assai non poterlo vivere al 100%, ma sono bastati gli ultimi momenti per affezionarci ancor più a lui. Non era un padre facile né tanto meno ortodosso, ma siamo riusciti a farci voler bene e per nessuna ragione al mondo lo avremmo lasciato solo. Un babbo così lascia tanto dentro e di questo tanto….. solo il buono ci è rimasto nel cuore, ciao babbo”

Che dire, un uomo che ha vissuto a suo modo, uno dei pochi che non si è lasciato condizionare da giudizi o pregiudizi ma che ha dato alla sua vita il senso che lui desiderava, e ciò mica è robetta. Rivolgiamo quindi un saluto, un pensiero, un attimo di malinconia, una preghiera al LUPO che per anni ha colorato la nostra città con la sua fantasia e le sue stranezze tanto da renderlo, per chiunque in lui si sia imbattuto, indimenticabile.

Giovanna Anversa

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Martignana, in via Po come all'autodromo: serve pensare alla sicurezza

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MARTIGNANA DI PO - Strada dritta, almeno sino alla cascina che fa angolo con via della Libertà, strada larga: due caratteristiche che fanno della via che taglia perpendicolarmente la sp85, via Po, una delle strade - se si eccettua la famigerata provinciale - più pericolose dell'intera frazione.

La gente corre, perché ha fretta. Perché poi, fondamentalmente, a nessuno frega un ceppo che arrivare trenta secondi dopo non è un dramma. La gente corre tra anziani e biciclette, tra le colonie (almeno tre, di cui una registrata) feline che gravano sulla strada. Non sono solo le persone ad essere in pericolo. In un anno sono almeno quattro i gatti che ci hanno rimesso la vita ed un cane, scappato l'anno scorso al suo compagno a due zampe e morto in prossimità dello stop, investito da qualcuno che poi non si è neppure fermato. E' andato a riprenderselo il proprietario, l'ha preso in braccio ormai esanime. Pareva dormisse.

I marciapiedi - dove ci sono e soprattutto nel primo tratto - sono stretti. Se poi capita il giorno della raccolta dei rifiuti anche i marciapiedi diventano in alcuni tratti inservibili.

Qualche mese fa è stato un uomo che attraversava la strada a rischiare di essere investito. Stava attraversando con il cane in prossimità dell'intersezione con la provinciale per andare verso via San Serafino. Un'auto giunta dalla statale a gran velocità ha preso la curva senza guardare. L'uomo ha appena fatto in tempo a spostarsi. La fortuna qualche volta aiuta: ma ce sempre il giorno che non lo fa. Adesso, peraltro, è stato riaperto il cantiere in corte Po, che aumenta il numero dei mezzi in circolazione.

La municipale non esiste a Martignana. Nessun controllo se non sporadico, nessuna multa almeno in via Po, niente di niente. C'è una convenzione con il comune di Casalmaggiore per i vigili urbani, ma qualche ora alla settimana è troppo poco, è nulla per un comune in cui camminare per la strada, e su certe strade, è diventato comunque pericoloso.

Non servono cartelli, tanto l'automobilista furbo non li rispetta mai, potrebbero bastare degli accorgimenti: dossi, magari, posti a breve distanza l'uno dall'altro. E un attraversamento protetto. Poche migliaia di euro, ma varrebbe davvero la pena pensarci.

Nazzareno Condina

[caption id="attachment_296654" align="alignright" width="5184"] Alcuni gatti di una delle tre colonie feline: in tutto una ventina quelli di via Po[/caption]

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Oglio Po, grazie al dottor Gualdi: "Voglio partorire qui! Dove ci si sente a casa"

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VICOMOSCANO - Altra testimonianza a favore dell'Oglio Po. E' di una nostra lettrice che si firma, ma chiede di restare anonima. "Da anni - ci scrive - purtroppo soffro di un disturbo chiamato coliche intestinali. Ho fatto visite, esami, cure, diete ma nulla è servito a farmi star meglio. Finché un giorno ho deciso di prenotare una visita ginecologica in Oglio po non sapendo a quale ginecologo mi avrebbero affidato. Tutto ciò non mi spaventava perché dentro di me avevo la sensazione che avrei trovato una persona all'altezza di capire e cercare di risolvere i miei problemi. Ed ecco cosi è stato! Mi sono trovata il dottor Gualdi. Una persona straordinaria in grado di sapermi ascoltare, riflettere, dire il proprio pensiero senza costringermi a fare un qualcosa, impegnato soprattutto a cercare di farmi star meglio. Nonostante non fosse il suo ramo il mio problema è riuscito a farmi sollievo. Chi invece con tanti esami non è mai riuscito! È stato in grado di farmi cambia umore quando i miei occhi si riempivano di lacrime, quando ormai nella mia testa c'era solo rassegnazione. Ora posso solo dire che dopo anni di sofferenza sto bene e a marzo arriverà il mio primo figlio che vorrei tanto dare alla luce in questo reparto! Mi sento di ringraziare con il cuore in mano Mattia per tutto quello che sta facendo per me, per la sua disponibilità e la sua pazienza. Io dico NO alla chiusura del punto nascita Oglio po! Varchi quella porta e ti senti a casa, ti senti parte di loro! Grazie!"

redazione@oglioponews.it

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Dal Po al Morbasco, per la golena casalasca al via lavori da 252mila euro con Fondazione Cariplo

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Uno stanziamento di fondi da 252mila euro per riqualificare dal punto di vista ecologico la zona golenale del Casalasco: il progetto è stato approvato dalla giunta comunale di Casalmaggiore, che fa da stazione appaltante anche per gli altri comuni del Casalasco toccati da questa iniziativa, ossia Motta Baluffi, Martignana di Po, Gussola e Torricella del Pizzo.

Il progetto è quello del corridoio ecologico che dal Po deve arrivare al Morbasco, dunque praticamente a Cremona, coinvolgendo inoltre i comuni di Pieve d’Olmi, Sesto e Uniti, Stagno Lombardo e, appunto, Cremona. Seguito dal responsabile dell’Ufficio Ambiente Uber Ferrari, il progetto è stato affidato al Consorzio Forestale Padano, mediante una partnership portata avanti da tempo con buoni risultati, dunque consolidata. Cosa accadrà? Verranno ripiantumate in alcuni casi, o comunque sistemate e rese più accessibili determinate zone golenali anche del Casalasco, che si trovano appunto sul corridoio che, seguendo il percorso del Po, giunge fino al Morbasco: nel dettaglio, per quanto concerne proprio il territorio Casalasco, saranno interessate dagli interventi per 252mila euro la lanca di Santa Maria, in zona Vicobellignano (frazione di Casalmaggiore), l’ex cava Gerre a Martignana di Po, il bosco Maria Luigia di Gussola e il bosco Perifluviale di Torricella del Pizzo.

I comuni stanzieranno risorse ridotte (Casalmaggiore, per esempio, investe appena 1000 euro), poi la copertura sarà garantita da Fondazione Cariplo. Si tratta quindi una serie di operazioni che non graveranno molto sulle casse comunali. Gli interventi, che rafforzeranno il corridoio golenale, renderanno, come abbiamo visto, più accessibili queste zone naturali: ad esempio a Casalmaggiore i lavori alla lanca di Santa Maria renderanno autonomo, una volta che saranno completati, l’accesso agli iscritti al Carp Fishing, che da diversi anni mediante una convenzione hanno in gestione quell’area. A quel punto potrà essere evitato il passaggio dal Lido Po, garantito attualmente ai rappresentanti del Carp Fishing grazie a un permesso speciale dell’Ufficio Ambiente.

Giovanni Gardani

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Asola: dall'1 al 4 novembre torna la "Fiera dei Morti" Giostre, bancarelle ed eventi

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ASOLA - Una festa unica in grado di unire sacro e profano e le cui origini sembrano risalire al 1192, quando il Vicario Imperiale, certo “Ortobello”, avrebbe concesso al paese di tenere un “mercato di vettovaglie” proprio nei primi giorni del mese di novembre. E’ la Fiera dei Morti di Asola che si tiene tradizionalmente dall’1 al 4 novembre. Non mancheranno le giostre del luna park tanto atteso dai bambini, le bancarelle e i food trucks. Il programma degli eventi in calendario è variegato. Di seguito la locandina:

 

 

 

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Punto Nascita, rabbia contro la Regione. Toscani: "Vergogna". Pasotto: "E' prevaricazione"

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VICOMOSCANO - Immagini in bianco e nero che acuiscono, ancor di più, il senso di vuoto e la tristezza per un reparto che sta per chiudere i battenti. Sono quelle postate ieri da una dipendente dell'Oglio Po. Una di quelle che "Intanto che attendiamo la sentenza del TAR" registra la realtà.

Ieri tantissime voci si sono espresse in solidarietà all'Oglio Po. Pochi i politici, ma tra i pochi ne segnaliamo due. La prima è di Pierluigi Pasotto, Rive Gauche: "Mi pare di capire - scrive Pasotto sul suo profilo facebook - che la direzione dell' Azienda Ospedaliera di Cremona non abbia molta fiducia nel ricorso presentato al Tar dai sindaci per conto di tutti i cittadini del comprensorio Oglio Po contro la chiusura del Punto nascite dell'Ospedale Oglio Po.

Cerco, con fatica di calarmi nei panni di coloro che in quel reparto ci hanno lavorato, ci lavorano, avrebbero potuto lavorarci, per tentare di comprendere come tutto ciò non sia altro che un atto di protervia e prepotenza nei confronti loro e di noi tutti da parte degli artefici di questa decisione. Vedere smantellato il luogo dove tante persone hanno lavorato, gioito, sofferto è una ferita non rimarginabile per il nostro ospedale, il nostro territorio e per tutti noi.

Stiamo subendo, da cittadini, un atto di prevaricazione istituzional-burocratica, trattati come peones, dimenticati e condannati ad un triste declino, ai confini dell'impero. Un impero però che ci impone tasse salatissime, sacrifici e servizi sempre più scadenti. Un impero che non ci ascolta, non ci considera, a cui forse non 'serviamo' elettoralmente come altri territori più popolosi: non ci rispettano.

La risposta politica locale a tutto ciò è stata slegata, tardiva, scadente. Assieme a sindaci generosi, in trincea da subito a fianco di un comitato che ha svolto un enorme, inascoltato, lavoro di pressione e proposta, ci sono stati sindaci frenati da incomprensibili 'maanchismi' e tentativi di 'non disturbare' troppo i manovratori.

E' scomodo dirlo, ma va detto, e ognuno potrà farsi un'idea su nomi e cognomi senza che debba farlo io. Ricordiamocelo per il futuro prossimo venturo. Spero che il Tar riservi a 'qualcuno' una sgradita sorpresa. Saluto con affetto e abbraccio tutto il personale del reparto: sono deluso, amareggiato, e arrabbiato come voi. Non molliamo".

Tra i politici da registrare anche le parole di ieri sera dell'ex sindaco di Casalmaggiore Luciano Toscani: "Non so se sia maggiore la tristezza o la rabbia. Un pezzo di storia, di Casalmaggiore e mia personale, che abbiamo perso per strada. Una vergogna".

Tantissime le testimonianze di solidarietà e di rabbia. Questa quella di una ex dipendente, F.F., che ha lavorato nella maternità: "Quel vuoto gela il cuore, quanta tristezza. Ho lavorato in quel reparto, ho amato con tutta me stessa, ho visto nascere è fatto nascere degli angeli, ora divenuti uomini e donne. Vedere tutto questo silenzio intorno a noi, non fa altro che affermare la durezza di chi pensa di essere superiore a tutto e a tutti. Ma la forza è racchiusa in ognuno di noi che ha donato con amore e semplicità. Quanti agiscono e decidono senza neanche sapere quale danno creano alla società. Ma la certezza più grande è che ci sarà una giustizia per tutti, grandi e piccoli che nessuno potrà sfuggire. Mi sento di partecipare a questa tristezza, perché fa parte di un mio vissuto, che porto nel cuore stretto come uno scrigno , dove c’è raccolto la bellezza della vita, che mai nessuno potrà cancellaredi mamme unite da un'unica tristezza". Questa quella di G.G.: "Ci stiamo salutando cosi' non salutandoci, come se ci dovessimo rivedere nei prossimi turni, per far si che l'abbraccio non sia cosi' doloroso. Facciamo finta di niente, col cuore pieno di tristezza".

Questa infine, la testimonianza di una delle tantissime mamme che hanno parlato in questi giorni e ieri: "41 settimane di gravidanza... da oggi cominciano per prassi i monitoraggi per controllare la gravidanza e vedere se il parto è vicino! Purtroppo la data presunta del mio bimbo é passata, e come temevo, questo iter (nuovo per me perché col primo parto non era capitato) ho dovuto iniziarlo non nel mio ospedale ma a Cremona, in città! Credetemi che il nubifragio di questa mattina (ieri per chi legge, ndr) che mi ha accompagnata per tutti i 50 km - abito a Viadana - è stato il male minore, ed è tutto dire... mi sono sentita un pesce fuor d’acqua: il reparto è molto ben attrezzato, il personale non manca, pazienti, pance, neonati ovunque, tutto molto frenetico... tutto diverso dalla mia realtà, di tranquillità e serenità alla quale sono stata abituata... personale gentilissimo, nulla da dire, ma manca una cosa fondamentale, per me per lo meno! Il RAPPORTO UMANO! Invece che sentirsi parlare con tono rassicurante, materno e caldo... l’essere chiamata 'cara' con il sorriso è stato sostituito da un bel “signora, venga... signora deve tornare tra 3 giorni con impegnativa! Arrivederci"... un numero... per la maggior parte della gente probabilmente questo non significa nulla, per me, per il mio carattere, soprattutto per il momento delicato in cui mi trovo, la freddezza mi ha reso tutto ancora più difficile e pesante... mi dispiace tanto per le ragazze dell’Oglio po... avevano costruito qualcosa di più di uno sterile reparto di maternità!".

Nazzareno Condina

 

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Sicurezza, Giovanni Donzelli risponde ironico a Mori: "Siamo in buone mani!"

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CASALMAGGIORE - Risponde, Giovanni Donzelli, residente in via Centauro, alle osservazioni del delegato alla sicurezza del Comune di Casalmaggiore Massimo Mori e risponde da par suo, a viso aperto. Risponde con un po' di frustrazione e di rabbia, visto che in quella via, dove 'osano' non solo i piccioni (quello sarebbe il meno) ma ubriachi e probabilmente pure spacciatori, spesso una sorta di latrina a cielo aperto, lui ci vive.

"Siamo in buone mani - esordisce ironico Giovanni Donzelli - e grazie della risposta del delegato alla sicurezza abbiamo avvisato
gli interessati che possono continuare a fare quello che vogliono, dato che occorre una denuncia circostanziata. Ma pensate che qualcuna di quelle persone, anziane o certamente non avvezze a fronteggiare situazioni che, grazie a come sono le leggi in Italia ormai danneggiano più chi subisce un torto che chi lo fa, chiedano ad una banda di ragazzotti o all'ubriaco di turno i documenti?

Noi residenti, compreso lo scrivente stiamo subendo di tutto in una zona che 30 anni fa era veramente il centro storico. I miei figli sono cresciuti passando le serate in piazza in compagnia di gentili persone anziane che ben volentieri li sorvegliavano ricevendo in cambio simpatia ed affetto che dura anche ora.

Come mai tutto questo è cambiato? Perchè è mancata la deterrenza e soprattutto la prevenzione. Fare le denunce poi è solo perdita di tempo e alibi per chi dovrebbe garantire la sicurezza. Tanto una più una meno... Si continua ad arretrare davanti ad una criminalità che ora chiamate micro ma che lentamente cresce come una mala pianta e prende il sopravvento.

Forse servono i 'blitz' nelle scuole, forse le grandi operazioni interforze con cappuccino finale. Ma quello che servirebbe in realtà è una presenza capillare nelle strade e soprattutto il rispetto istintivo per le forze dell'ordine. Ho vissuto in Paesi dove la situazione è anche peggio ma quando arriva l'auto con la luce blu sul tetto la gente si calma subito. Perchè alle spalle c'è una volontà
politica ed i cittadini che approvano: c'è forse ancora il rispetto per la comunità e non per le scartoffie che riempiono i tribunali e lì ammuffiscono. Non solo a Casalmaggiore.

Ed è successo ancora e questa volta in pieno giorno, fortunatamente i nostri bravi ragazzi sono intervenuti facendo il loro dovere con generosità e senza chiedersi se prima dovevano consultare qualcuno.

Dispiace che i nostri Vigili siano stati minacciati di denuncia, spero abbiano la solidarietà dei loro superiori, la nostra l'hanno già tutta, quella persona se ho ben visto il video non è nuovo a certe esternazioni e non è il solo. Anche ieri sera qui c'erano i soliti ubriachi, che le forze dell'ordine conoscono bene ma più di tanto non possono, ovviamente occorre una denuncia!

E pensare che ci sono (nei cassetti) le videotrappole che servirebbero egregiamente al posto delle denunce, per ora la quiete pubblica è disturbata da pochi, se non si interviene piano piano saranno di più, come sta succedendo nelle città più grandi, fino ad essere incontrollabili. Intanto pure i piccioni continuano a ridere...".

redazione@oglioponews.it

 

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Coldiretti Mantova, un bando per giovani agricoltori sul territorio

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Coldiretti Mantova informa che è aperto il bando di Ismea su “Autoimprenditorialità e ricambio generazionale in agricoltura”, che prevede la concessione di mutui a tasso zero a fronte della presentazione di un progetto che può riguardare: il subentro di un giovane in azienda (cessione d’azienda) che presenti un progetto di sviluppo o consolidamento dell’azienda; l’ampliamento da parte di un giovane, già titolare d’azienda da almeno due anni contabili, che presenti un progetto di sviluppo o consolidamento dell’azienda.

L’obiettivo della misura – spiega Coldiretti Mantova – è favorire il ricambio generazionale in agricoltura e l’ampliamento delle aziende già esistenti. Ismea finanzia la realizzazione di progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo. Il bando si rivolge alle micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti. Sono ammessi investimenti fino a 1,5 milioni di euro, con durata compresa fra i 5 e i 15 anni. Per informazioni: Lucia Bellini (lucia.bellini@coldiretti.it).

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un bando per giovani <br />
agricoltori sul territorio
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'Camminare è salute': presentato anche a Canneto il progetto Gruppi di Cammino dell'ATS

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CANNETO SULL'OGLIO - E' stato presentato anche a Canneto la scorsa settimana il progetto dell'ATS Valpadana "Camminare sulle strade della salute" che promuove i Gruppi di Cammino e il camminare come pratica che, non richiede particolare abilità né equipaggiamento, ma che fornisce innumerevoli benefici. Come il miglioramento della qualità della vita attraverso una sana e piacevole attività fisica che contribuisce alla regolarizzazione della pressione arteriosa e la prevenzione o attenuazione delle principali patologie cronico-degenerative. Alla serata di presentazione tenutasi in Sala Civica erano presenti il Commissario Straordinario al Comune di Canneto Francesco Palazzolo e le assistenti sanitarie per l'ATS Valpadana Sede di Mantova Mariaeleonora Maiorana e Maria Letizia Marchetti. A Canneto un gruppo di cammino esiste già da qualche anno e non mancano gruppetti più piccoli, c'è anche chi pratica nordic walking. Si può infatti camminare in ogni quartiere e paese, scegliendo un itinerario confortevole e appropriato, regolando lo sforzo e il tragitto sulla base delle proprie possibilità. I gruppi di cammino sono guidati da conduttori volontari e si ritrovano regolarmente in un luogo definito per camminare insieme. Non mancano anche i cannetesi che camminano da soli. La serata di è presentazione si è rivolta anche a loro. ATS Valpadana offre a chi aderirà al progetto,  la rilevazione di alcuni parametri, quali la pressione arteriosa, il BMI peso/altezza e indice di massa corporea e la circonferenza vita, allo scopo di valutare ed evidenziare l’efficacia del progetto di cammino. MLR

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Maltempo, la conta dei danni: disagi contenuti. Ma in 4 comuni niente acqua. Il Po non fa paura

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Possiamo dire - anche se in questi casi occorre sempre prendere con le pinze ogni riferimento e ogni giudizio troppo netto - che il maltempo, pur non risparmiando il Casalasco, non ha fatto troppi danni. Disagi contenuti in particolare a Casalmaggiore, se si escludono strade allagate e in qualche caso pericolose per il fenomeno dell’aquaplaning, mentre qualche problema in più si è registrata per un problema all’acquedotto tra San Giovanni in Croce, Solarolo Rainerio, Voltido e San Martino del Lago, di fatto i comuni dell’Unione Palvareta Nova.

A Casalmaggiore, lunedì, sono stati segnalati allagamenti alla “bretellina” di Quattrocase, dove il problema dell’asfalto realizzato con poca perizia anni fa si manifesta ad ogni pioggia prolungata, mentre dopo le ore 17, quando una vera e propria bomba d’acqua ha “rincarato la dose” per circa mezz’ora, sono andate sott’acqua alcune zone di via Adua, il sottopasso di via Porzio, la strada Bassa per Vicomoscano, la strada del depuratore Gisi, via Bovio ad Agoiolo e la Strada Provinciale in centro a Vicomoscano, oltre a via Colombo all’incrocio con via Cairoli e all’incrocio tra via Vittorio Veneto e via Guerrazzi, dove un po’ di foglie portate dal vento negli ultimi due giorni hanno ostruito i tombini, rimarcando l’atavico problema di fognature non adeguate.

A Piadena l’allagamento più importante ha riguardato il sottopasso, mentre tra San Giovanni in Croce, Solarolo Rainerio, Voltido e San Martino del Lago dalle ore 17.30 fino all’1.30 di notte, per un guasto all’acquedotto dovuto al maltempo, l’acqua potabile non è stata disponibile con evidenti disagi. Nella zona viadanese si registra pure qualche albero schiantato al suolo: alcuni in particolare, come ha riferito il sindaco di Commessaggio Alessandro Sarasini, ostruivano parzialmente la carreggiata della Strada Provinciale 420 Sabbionetana nel tratto tra Commessaggio e Gazzuolo in direzione Mantova.

Sul territorio sono attivi gli uomini della Protezione Civile, che tengono monitorata anche la situazione del fiume Po, naturalmente crescita ma decisamente sotto controllo, mentre fa più paura il Taro, nella zona parmense, che sfocia nel Grande Fiume nella zona di Torricella Parmense, gemella sulla sponda emiliana di Torricella del Pizzo. Per il momento, comunque, non si registrano livello di allerta particolarmente elevati, pur raccomandando la giusta prudenza a chiunque transiti dalla zona degli argini, vista la corrente dei fiumi, ovviamente aumentata in potenza dal volume di acqua caduta. I ponti, problema molto sentito dal territorio, per il momento restano tutti aperti. Il sole di martedì mattina dovrebbe consentire alla situazione di normalizzarsi, anche se il maltempo è atteso poi per i giorni successivi.

G.G.

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Piena, chiuso il ponte tra Calvatone ed Acquanegra, resta aperto Torre d'Oglio

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CALVATONE - Gli osservati speciali sono ovviamente i fiumi, Po e Oglio, che non a caso danno il nome al comprensorio Casalasco-Viadanese, in primis. E con essi, pure i ponti. Sin qui ha chiuso quello che collega Calvatone ad Acquanegra sul Chiese sul fiume Oglio, ma ci arriviamo. Tolto il problema di quello di Casalmaggiore chiuso a data da destinarsi, non desta al momento preoccupazione quello di Viadana, sul quale peraltro sono previsti lavori di manutenzione nelle ore notturne sulla parte di asfalto che corrisponde alla carreggiata stradale. I lavori potrebbero essere sospesi o andare avanti: in tal caso il traffico sarebbe regolato, come accaduto in questi giorni, a senso unico alternato mediante l’installazione di un semaforo dalle 22 alle 6 del mattino. Di chiusura però non si parla, e l’ipotesi è abbastanza remota: per fortuna, altrimenti il comprensorio sarebbe "tagliato" rispetto all'Emilia.

A tal proposito va detto che il fiume Po dovrebbe toccare la sua piena a Casalmaggiore tra 24-30 ore circa, dunque nel tardo pomeriggio di mercoledì. Ad oggi, con il livello del fiume in costante aumento, l’unico avviso giunto ai soci degli Amici del Po e ai proprietari delle imbarcazioni, è stato quello di ritirare ogni effetto personale oppure oggetto dagli armadietti della società, che potrebbero andare sotto così come le strutture più basse e vicine alla golena. Le barche vanno assicurate, perché la corrente non se le porti via e a rischio vi è pure il barcone, utilizzato come in passato casotto e punto di ritrovo, non più assicurato come negli anni passati.

Tornando agli altri ponti, sull’Oglio vi sono due strutture che saranno al centro del monitoraggio costante di questi giorni: il ponte in ferro di Calvatone-Acquanegra, come detto, è stato chiuso attorno alle 15 di martedì pomeriggio e resterà interdetto al traffico durante il passaggio della piena, che dovrebbe esaurire la sua ondata nel tardo pomeriggio di mercoledì. Con ogni probabilità, per ritrovare un’auto di passaggio su quel ponte toccherà attendere giovedì mattina. La piena è, in ogni caso, pure qui sotto controllo.

Qualche disagio s’è registrato - ma si parla di rallentamenti - al ponte in barche di Torre d’Oglio, tra Viadana e Marcaria: qui una ruspa nella mattinata di martedì ha sollevato e spostato i detriti, per evitare danni alle imbarcazioni e ha così creato piccole code stradali. Uno scotto necessario però per scongiurare una pressione troppo forte sul ponte che, tuttavia, qualora l’Oglio salisse ancora - ipotesi più che probabile col livello che si alza di 7-8 centimetri l'ora - potrebbe essere precauzionalmente chiuso.

Giovanni Gardani

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Massimo Mori, mano tesa a Tascarella prima del voto provinciale: "Ideale se veniamo eletti entrambi"

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CASALMAGGIORE - Sembra una sfida tutta casalese, tra due consiglieri comunali di Casalmaggiore, quella tra Calogero Tascarella, esponente del centrosinistra, e Massimo Mori, esponente del centrodestra, a caccia di un ruolo da consiglieri provinciali a Cremona nelle elezioni che si terranno mercoledì. In realtà però Mori si spende nelle ultime ore pre-voto con fair play. “Il mio auspicio è che entrambi possiamo farcela - spiega il consigliere di maggioranza - anche perché un territorio si rappresenta al di là dell’idea politica. Sin qui la Provincia è sempre stata spostata su Crema e Cremona, tralasciando l’Oglio Po. Ora dobbiamo muovere il baricentro verso il Casalasco. Abbiamo pagato, con tanti sacrifici eccessivi, l’assenza ai tavoli che contano, ora è il momento di battere i pugni”.

Ad animare Mori la stessa volontà, dunque, di Tascarella. Come a dire: avversari sì, ma fino a un certo punto. “Entrambi dobbiamo riuscire a riaccendere i fari sul territorio. E’ vero che la Provincia è un ente da anni ormai dissanguato, ma rimane comunque un collegamento tra la Regione e il Comune, un ente di secondo livello che, come tale, può risultare prezioso. Penso all’edilizia scolastica e soprattutto al tema delle infrastrutture, che purtroppo ben conosciamo: e, oltre ai ponti, penso alla Caserma dei Carabinieri di Casalmaggiore. Va cercato un’altra sede oppure bisogna avere il coraggio di riprendersela, dopo che il fondo ha deciso di venderla. Le strutture non sono al 100% e dunque una revisione di quella caserma è auspicabile, anche se la zona è ottima, avendo due uscite su strade importanti di Casalmaggiore. E ancora, le strade, lo sfalcio dell’erba, la polizia provinciale, che vive difficoltà legate al fatto di essere sotto organico. Non c’è bisogno di proclami, anche perché peraltro non votano i cittadini ma gli amministratori. Spero però che sia il sottoscritto sia Tascarella possano entrare in consiglio provinciale: personalmente non ho tessere di partito, ho accettato di candidarmi perché mi è stato chiesto da persone che stimo”.

Giovanni Gardani

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Punto Nascita, nessuno si arrende. La palla adesso passa al TAR

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VICOMOSCANO - "No. io non mi arrendo. Io ci credo ancora perché sì, Ancora c’è una possibilità! Aspettiamo la sentenza finale del TAR, aspettiamo l’ultima prima di deporre le armi. Io ci voglio credere ancora, nella vita ho imparato che vale la pena battersi fino alla fine. Il punto nascite ha di fatto una possibilità e prima di dichiararlo chiuso io aspetterei l’ultima parola!". E' il messaggio che campeggia in primo piano sul gruppo facebook delle mamme di 'Io sto con il Punto Nascite Oglio Po'. Quello che da questa mattina ha, secondo quanto stabilito dall'ASST di Cremona, cessato di esistere.

Ieri sono state tantissime le manifestazioni di dissenso per la decisione presa da Regione Lombardia. Un dissenso espresso con la tenacia di tante mamme, con la loro voglia di combattere e di non arrendersi sino all'ultimo respiro così come Jessica dalle pagine di un social.

La realtà, al momento, è quella di un riassetto che non prevede più la possibilità di nascita nel nosocomio casalasco, ma che prevede un percorso di accompagnamento delle gestanti che poi verranno indirizzate prevalentemente a Cremona, ma avranno la possibilità di decidere dove partorire. Tra le proteste più eclatanti ventilate ieri, quella di decidere di non nascere a Cremona, ma di usufruire dei reparti extraregione (Guastalla) o extraprovincia (Asola) e, a ponte riaperto, Parma.

Ieri intanto si sono susseguite le manifestazioni di solidarietà e vicinanza al personale da parte delle mamme. Il gruppo dell'ultimo corso preparto si è presentato con una torta all'ospedale. "Abbiamo voluto portare i sorrisi dei nostri piccoli in questo splendido reparto di Ostetricia - ha scritto Chiara a nome di tutte le mamme - in uno dei suoi ultimi giorni di attività. Quei piccoli che solo pochi mesi fa sono venuti alla luce grazie all’ amore che avete saputo darci nonostante il vostro destino fosse già segnato. Le vostre lacrime sono state un chiaro segnale di quanto dolore ci sia nel vostro profondo. Avete tutta la nostra stima, il nostro affetto e il nostro appoggio. Un grazie di cuore da tutte le mamme del corso preparto. Mimma, Mara, Jessica, Chiara, Federica, Eleonora, Loretta, Noemi, Ilaria, Chiara, Eleonora, Vanessa, Pamela, Annanaria, Tara, Natasha e Sara".

"Sofia... - scrive mamma Ilaria - nata l’8 luglio 2016... una gravidanza difficile, subentrata a 28 settimane una colestasi gravidica.. mi sembra doveroso ringraziare il Dottor Gualdi, che dopo la mia telefonata spaventata da una 'sentenza crudele' di un altro medico (di un altro ospedale), mi ha assistito con amore e professionalità... prestando la massima attenzione, portando a termine la gravidanza... facendomi partorire in un reparto che non dimenticherò mai... i vostri sorrisi, il vostro affetto, la vostra professionalità... mi hanno sempre portato a raccontare il mio parto con immenso piacere... un ricordo BELLISSIMO... non solo perché arrivava la mia seconda cucciola... ma perché con il vostro calore... avete reso il tutto molto più bello... per questo... vi dico GRAZIE... grazie di tutto!! Porterò sempre nel cuore questo meraviglioso reparto!"

"Non avrei potuto desiderare reparto migliore - scrive mamma Monica - per la nascita del mio Lorenzo. Ricorderò sempre quel 9 Ottobre 2017, la cordialità di tutti, la gentilezza, il sentirmi a casa. Anna Stella Vicini ci ha assegnato subito la stanza 27, il mio numero preferito, un numero che ha significato speciale nella mia vita, solo un numero ma che mi ha fatto sorridere subito. “Ti ho assegnato la stanza migliore, la 27, che ne dici?”. Cosa potevo dirti? Che ero al settimo cielo? Non dimenticherò mai l’aiuto sia fisico che psicologico di Simona Pigolotti e Elvi Russo, senza di loro non sarebbe stata la stessa cosa. Quando avevo bisogno loro c’erano sempre. Simona mi ha letteralmente sostenuta durante l’epidurale e non dimenticherò mai le sue carezze e il suo incoraggiamento. Con loro mi sono sentita subito protetta e al sicuro anche durante un momento delicato come quello del parto. Durante quelle spinte ho riso con loro, ho parlato con loro, mi sono affidata completamente a loro.
Maria Alonge per prima ha accudito il mio bimbo appena dopo la nascita, chissà quanti bimbi avrà cullato nella sua vita, chissà quanti bimbi saranno passati di li, tra le loro braccia. Dopo il parto mi sono sentita come in un porto sicuro, cullata nel tepore e nella dolcezza di queste fantastiche donne. In tutto questo c’è qualcosa che stona, qualcosa che non va, qualcosa che fa storcere il naso: la chiusura di questo meraviglioso è perfetto punto nascite. Fa male e credetemi se vi dico che sto scrivendo tutto questo con le lacrime agli occhi. Ma una cosa è certa, voi sarete sempre nei nostri cuori. Grazie davvero, dal profondo del cuore e dal calore della stanza 27".

"Inizio - scrive un'altra mamma - col dire grazie a tutto lo staff del reparto ginecologico. La mia bimba è nata quasi 11 mesi fa, e devo dire che ho fatto un parto bellissimo, questo solo grazie a voi, in particolare va a Silvia Fortunati dott. Montagna, Anna, queste sono state le persone che mi hanno seguito dal Travaglio al parto, poi a prendersi cura della mia piccolina c’era Maria Alonge che la stava aspettando, e anche la dottoressa Federica, la scarpa, tutto questo ve lo devo a voi! Perché mi avete incoraggiato stretto la mano quando avevo bisogno, fatto una carezza quando ero un po’ addolorata! E va anche alle altre ginecologiche che purtroppo non ricordo i nomi, che ogni sera mi portavano la camomilla calda prima di andare a letto, appena bussavo il campanello correvano in stanza, quando magari non prendevo sonno loro venivano a chiedermi se stessi bene! Beh potrei andar avanti fino a domani, a raccontare quanto È BELLO PARTORIRE ALL OGLIO PO!".

Resta solo il ricorso al TAR ormai. Ricorso depositato ieri, sul quale i giudici saranno chiamati a rispondere. E' l'ultima speranza di un territorio che di quel centro Nascite ha necessità. Intanto, da oggi il Punto Nascite è fermo. Potrebbe ripartire, in caso di sospensiva decisa dai giudici in attesa di sentenza, ma se ne parlerà dopo le feste e non prima di una settimana.

Nazzareno Condina

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Casteldidone, Virginio Riboli trovato morto in casa. Oggi le esequie

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CASTELDIDONE - Era un po' di giorni che nessuno lo vedeva in giro, ma la cosa non aveva preoccupato più di tanto i suoi compaesani. Virginio Riboli era di natura un solitario e la cosa si era acuita da quando era morto il fratello. Ex imprenditore agricolo, aveva ceduto in affitto l'azienda.

Ieri lo hanno trovato morto in casa, ed era deceduto probabilmente già da qualche giorno, forse a causa di problemi cardiaci che già lo avevano afflitto in passato. A trovarlo ormai esanime ieri i carabinieri.

La morte è stata naturale, così come stabilito dal medico che ne ha constatato il decesso, per cui non si è reso necessario nessun supplemento d'indagine. Oggi il funerale nel suo comune dove poi verrà tumulato, nella tomba di famiglia.

redazione@oglioponews.it

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Dal 1° novembre torna November Porc: coinvolgerà tutta la Bassa Parmense

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SISSA - November Porc… speriamo ci sia la nebbia! per il 2017 ha attirato, nelle quattro località della Bassa parmense, oltre 220mila persone. L’edizione 2018 presenta alcune novità: si tiene sempre nelle quattro cittadine, con una “tappa” per ognuno dei fine settimana di novembre: si inizia a Sissa (1-4 novembre), poi si prosegue a Polesine Parmense (9-11), per spostarsi a Zibello (16-18) e concludersi a Roccabianca (23-25). Quest’anno ci sono due iniziative collegate: San Secondo Parmense “aggiunge” alla kermesse, Casa Nebbia, mentre Busseto propone “Busseto Festival Guareschi”.

November Porc si è confermato come il maggior evento mondiale dedicato al maiale e ai suoi prodotti, valorizzando e promuovendo il territorio della Bassa Parmense: non esistono eventi simili, forse perché è espressione di una zona in cui vi è una concentrazione di grandi eccellenze, quali Culatello di Zibello Dop e Prosciutto di Parma, Spalla Cotta di San Secondo e Spalla cruda di Palasone, cui si affiancano il Parmigiano Reggiano e il Fortana Igt, tanto per citare.

November Porc sta attirando flussi turistici di grandi dimensioni, “numeri” che sono stati guadagnati anno dopo anno, con la crescita della proposta, la serietà degli espositori e la professionalità di centinaia di volontari, che nell’ultimo biennio ha innescato interesse dall’estero, come dimostrano pullman provenienti dal Ticino, dalla Francia e dalla Polonia, che sono andati a “ingrossare” la schiera di 245 pullman che hanno portato buongustai da tante parti d’Italia per l’edizione 2017. E a proposito di mezzi di trasporto, basti segnalare gli oltre 700 camper nella sola “tappa” di Zibello.

La “formula” di November Porc prevede il venerdì sera (a Sissa c’è anche il giovedì sera) con spettacoli, ed apertura degli stand gastronomici, il sabato sera è la notte dei giovani (cui iniziano ad affiancarsi iniziative musicali anche per chi ha qualche anno in più), oltre ad incontri culturali e mostre. Dalla mattina del sabato, fino a domenica sera, si tengono i mercati delle eccellenze con un autentico “Giro d’Italia” dei sapori. Le giornate sono scandite da intrattenimenti vari e dall’ingresso nelle tensostrutture riscaldate per rifocillarsi. Intorno alle 15,30 della domenica, in ogni località, si assaggia gratuitamente un maxisalume, allo scopo di promuovere i “parenti poveri” del Culatello di Zibello Dop.

Il 4 novembre a Sissa c’è il Mariolone (nel 2017 fu di 90 chilogrammi), l’11 a Polesine il Pretone (2017: 380 kg), il 18 a Zibello lo Strolghino più lungo (2017: 480 metri) e il 25 a Roccabianca, la Cicciolata (nel 2017 fu di 350 kg). In ogni “tappa” sarà possibile assaporare le birre del Menabrea Bar. Nei ristoranti aderenti alla Strada del Culatello, per tutto il mese, c’è “A Tavola con November Porc”, con menù a prezzi concordati, con la novità che, per ricordare il “papà” di Peppone e don Camillo, verranno proposti piatti ispirati a Guareschi.

V.R.

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Centenario della grande guerra: tutte le iniziative di Casalmaggiore

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CASALMAGGIORE - Il centenario della Prima Guerra Mondiale: ecco il ricco calendario delle iniziative promosse e coordinate dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Casalmaggiore e realizzati con la collaborazione del Museo “G. Diotti”, della Biblioteca Civica “Anton Enrico Mortara”, del Gruppo storico “Il Torrione sul Po”, della Parrocchia di Santo Stefano e San Leonardo, dell’Associazione “Quattrocase è viva”.

Le manifestazioni verranno inaugurate la sera di Sabato 3 novembre, alle ore 20:45, nella Chiesa di San Francesco, con una serata dal titolo “Il volto umano della Grande Guerra raccontato con lettere e canti”. Letture tratte dalle lettere dal fronte dei Caduti casalaschi si alterneranno con canti alpini eseguiti dal Coro Alpino del Gruppo storico “Il Torrione sul Po” diretto da Abele Zani. Nel corso della serata verrà anche presentata al pubblico, a cura di Colomba Vezzosi, la mostra “Ma nel cuore nessuna croce manca”. Casalmaggiore ricorda…, con scritti e testimonianze di soldati casalaschi della Prima Guerra Mondiale (realizzata grazie ai contributi di Angela e Fausta Albertoni Tiziano Schiroli, Guido Zani).

La mostra rimarrà aperta in San Francesco da Sabato 3 novembre a domenica 18 novembre, per poi sportarsi presso la Biblioteca Civica di Casalmaggiore da lunedì 19 novembre a venerdì 7 dicembre, ulteriormente arricchita grazie al contributo di Ivo Bertani, Vittorina Lombardi, Angelo Martani, Doriano Vezzosi.

Sempre nel corso della serata del 3 novembre in San Francesco verrà proiettato il video “Il volto dei nostri caduti”, dedicato ai Caduti casalaschi nella Grande Guerra, da un’idea di Cesare Visioli, realizzato da Edoardo, Elisabetta ed Emanuele Visioli con la collaborazione di Marco Gangemi, Pompilio Sartori, Istoreco (Reggio Emilia), Associazione storica Cimeetrincee (Venezia).

Le celebrazioni ufficiali di Domenica 4 novembre inizieranno alle ore 9:45 presso la Casa del Mutilato di Casalmaggiore, con un raduno e corteo accompagnato dalla Banda Musicale “Estudiantina” di Casalmaggiore. All’evento parteciperà una Rappresentanza d’Onore del “Decimo Reggimento Genio Guastatori” della Caserma “Col di Lana” di Cremona.

Domenica 4 novembre, alle ore 10:30, nella Chiesa di S. Stefano Protomartire, avrà luogo una Santa Messa in suffragio ai caduti. A seguire, la posa delle corone d’alloro presso il Monumento ai Caduti della Resistenza (Via Favagrossa) e alla Lapide dei Caduti (Palazzo Municipale)

Nella stessa giornata del 4 novembre, alle ore 11, a Vicomoscano di Casalmaggiore, si terrà un corteo commemorativo dalla Chiesa Parrocchiale al Monumento dei Caduti

Domenica 11 novembre, dalle ore 14 – 18, a Quattrocase di Casalmaggiore, presso la Cascina Bonardi, la fine del conflitto mondiale verrà commemorato con canti, musiche e letture, nell’evento “L’è fnida”, promosso e organizzato dall’ Associazione “Quattrocase è viva”, con la collaborazione di Renato Bonardi.

Infine Giovedì 6 dicembre, ore 21 , presso la Biblioteca Civica “Anton Enrico Mortara” Vittorio Rizzi proporrà la conferenza “Tempi di guerra. Interpretazioni musicali del primo conflitto mondiale” commentando alcune delle più significative composizioni musicali scritte in relazione alla Grande Guerra.

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